| 
	 Lucio Pallini - Il genio 
	della SCINTILLA 
	(da un articolo 
	pubblicato sulla rivista "Automobilismo d'Epoca) 
	
	Lavora in un laboratorio dove regnano un
	caos apparente e gli 
	attrezzi del mestiere. Invece di pennelli e colori usa
	filamenti di rame 
	e strumenti esoterici per costruire 
	bobine per ogni motore. 
	Come artista, è tutto casa e laboratorio. 
	
	
	I suoi 
	annunci pubblicitari sono semplici, di poche parole, e recitano 
	testualmente: “Restauro completo di 
	magneti 
	e rifacimento bobine di ogni tipo, anche in olio per alte 
	temperature e motori spinti; a richiesta anche a doppia 
	accensione per motori da corsa”. L’autore è Lucio Pallini, di Traversetolo 
	(PR). Accessori come bobine e magneti non sono proprio il pane di tutti, 
	mantengono quel mistero che è lì, in sospeso tra elettricità e stregoneria. 
	Spinti, dunque, da una profonda ignoranza in materia, 
	abbiamo deciso di curiosare tra gli elementi che, in fondo, hanno “soltanto” 
	il compito di mettere in moto le nostre amate auto d’epoca. 
	Basta una telefonata e il cordialissimo Pallini è ben 
	lieto di aprirci le porte del suo piccolo, grande, regno. 
	Questo simpatico emiliano doc è un vero artigiano, 
	anzi, un artista. Ci accoglie direttamente a casa sua, nel garage a piano 
	terra che ha trasformato in laboratorio. Nonostante si continui a scusare 
	per il disordine è impossibile non rimanere affascinati da un luogo come 
	l’officina di Pallini. Certo, l’rodine non è il primo criterio del tecnico 
	parmense. Ma l’ordine dei geni raramente corrisponde a quello di tutti gli 
	altri. 
	Pallini è incontenibile. Iniziando la visita guidata 
	del suo “atelier” (meglio sarebbe dire antro) ci racconta la sua vita 
	professionale: “Sono ormai quarant’anni che costruisco trasformatori per 
	caricabatteria – spiega Pallini indicando vari macchinari sparsi a terra – 
	sempre per conto mio. Da ragazzo fino ai vent’anni, ho fatto il cascinaio, 
	mi alzavo tutte le mattine alle quattro per andare a fare il formaggio. Poi 
	mi sono stufato e ho fatto un corso per corrispondenza della Radio Elettra. 
	Sono sempre stato appassionato di elettricità, quando ero piccolo mi 
	portavano le dinamo delle biciclette da aggiustare. Avevo una sorta di sesto 
	senso per questo genere di apparecchi”. 
	Come inizio non c’è male. Oggi Pallini a 73 anni e da 
	quel corso Radio Elettra ne è passata di acqua sotto i ponti: “La mia più 
	grande passione sono i magneti per le 
	automobili. Ne ho fatti per la Bugatti 
	e per tanti altri modelli. Tra i più particolari ricordo quello per una 
	Ferrari 12 cilindri con doppia accensione: ventiquattro candele che devono 
	fare ventiquattro scintille. Non è facile come dirlo… E poi quello per un 
	aeroplano, dotato di manovella”. 
	Passiamo davanti al primo banco prova dotato di 
	spillometro e tester analogici e digitali di ultima generazione, che tra 
	l’altro sono gli unici elementi tecnologicamente avanzati presenti 
	nell’officina di Pallini. Un secondo banco è di quelli degni di Victor von 
	Frankenstein: “Questo è preziosissimo – sottolinea il tecnico – ed è 
	composto dall’oscilloscopio, dall’ohmetro e dal calamitatore”. 
	Traduzione? “Con il primo si valuta la corsa della 
	scintilla provocata dal magnete e soprattutto del suo arco di luce, 
	fondamentale per capire se il magnete stesso lavora bene. Qui posso 
	controllare fino a otto candele contemporaneamente, ma l’ho modificato per 
	arrivare a dodici. Per me il motore si deve accendere con un quarto di giro. 
	L’ohmetro, invece, è lo strumento che conta gli ohm, unità di misura della 
	resistenza. Con il calamitatore, infine, si carica la 
	dinamo”. 
	Nell’ultima stanza trova posto la bobinatrice: “Mi 
	alzo alle cinque e mezza tutte le mattine – lo dice con orgoglio – e inizio 
	a far bobine. E’ un lavoro lungo, ma se fatto bene fa la differenza. Le mie 
	bobine durano una vita, perché solo facendole a mano una per una si riescono 
	ad eseguire tutti gli strati di rame isolati per bene. E poi uso solo 
	materiale di prima qualità, dai fili ai nastri isolanti”. 
	Pallini è in grado di realizzare qualsiasi tipo di 
	bobina, anche partendo da quella originale: “In questo caso smonto 
	completamente quella di origine della quale tengo la base per rifare i 
	filamenti”. 
	Senza dubbio un’attività come quella svolta da 
	Pallini è destinata all’estinzione. Il disco è sempre lo stesso: “Non ci 
	sono giovani che vogliano imparare il mestiere, nonostante le prospettive ci 
	siano e le opportunità non manchino: in fondo, certe automobili
	avranno 
	sempre bisogno di magneti e 
	bobine”. 
	  |